All’interno del filone “Le stelle non si lasciano mai…” – ispirato alla frase iconica pronunciata da Norma Desmond in ‘Viale del Tramonto’ – dedicato alle grandi leggende del cinema, il Cineclub Magnifica Illusione rende omaggio a Donald Sutherland, uno degli attori più versatili e iconici della sua generazione. Il primo film scelto per questo tributo è il capolavoro satirico M*A*S*H (1970) di Robert Altman, che sarà proiettato in versione originale sottotitolata in italiano, giovedì 10 ottobre 2024 al Cinema Perla di Bologna [via San Donato 38 – Ingresso €6,00/ridotto studenti €5,00], con un intervento introduttivo di Roy Menarini – docente, storico e critico del cinema.
Donald Sutherland, con il suo inconfondibile sguardo penetrante e la sua presenza scenica unica, ha attraversato decenni di cinema con interpretazioni che spaziano dai thriller psicologici ai film di guerra, dai drammi politici alla fantascienza. In oltre sei decenni di carriera, Sutherland ha lavorato con alcuni dei più grandi registi di sempre, da Federico Fellini a Robert Redford, fino a Oliver Stone e Bernardo Bertolucci. Nonostante la sua vastissima filmografia, è proprio il ruolo del Capitano Benjamin Franklin “Hawkeye” Pierce in M*A*S*H che lo consacra al grande pubblico internazionale.

M*A*S*H: La satira della guerra
M*A*S*H, tratto dal romanzo di Richard Hooker e diretto dal geniale Robert Altman, è ambientato durante la Guerra di Corea, ma il suo messaggio antimilitarista e dissacrante risuonò potentemente anche nel clima politico degli anni ’70, quando il conflitto in Vietnam era ancora in corso. Il film racconta le vicende di un gruppo di chirurghi dell’esercito che, lontani dalla linea del fronte, devono affrontare la brutalità della guerra e le sue contraddizioni quotidiane.
La chiave di lettura di Altman è l’umorismo nero, che mette a nudo l’assurdità della guerra attraverso episodi grotteschi e situazioni al limite del paradossale. Sutherland, nei panni di “Hawkeye” Pierce, è un medico brillante e sarcastico che sfida costantemente le regole con un atteggiamento irriverente e disincantato, che riflette il crescente scetticismo dell’epoca nei confronti delle istituzioni militari.
Elliott Gould, che interpreta il Capitano “Trapper” John McIntyre, forma con Sutherland una coppia di protagonisti ribelli che si fa beffe della disciplina e dei superiori, giocando scherzi e ribaltando le convenzioni. Il loro atteggiamento anarchico, tuttavia, nasconde una profonda umanità: in mezzo al caos della guerra, questi personaggi cercano di conservare la loro sanità mentale attraverso il cameratismo e l’umorismo, nonostante la sofferenza che li circonda.

Un impatto culturale duraturo
Alla sua uscita, M*A*S*H fu accolto con entusiasmo da pubblico e critica, tanto da vincere la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1970 e ottenere un Premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Oltre ad essere diventato un classico del cinema, il film ha dato vita a una delle serie TV più longeve e amate di sempre, che ha ulteriormente consolidato la fama di Sutherland e Gould come icone della cultura pop.
M*A*S*H non è solo una commedia grottesca e satirica, ma un’opera che invita a riflettere sulla disumanizzazione della guerra e sulla necessità di mantenere l’umanità anche nei contesti più estremi. Grazie alla regia innovativa di Altman, con il suo stile corale e frammentato, e alle interpretazioni indimenticabili di Sutherland e del cast, il film continua a esercitare una forte influenza su generazioni di spettatori e cineasti.
